di Carlotta Benini
C’è un’azienda agricola, nelle campagne emiliane, che si occupa della valorizzazione di una varietà di pomodoro dimenticata. Tanto antica quanto genuina, capace di restituire al palato quel gusto autentico che questo ortaggio oggi ha ormai perso nella produzione di massa. Ci troviamo a Traversetolo, in provincia di Parma, alla Centrale della Frutta, realtà che aggrega i produttori custodi di un coltivazione storica e preziosa di queste terre: il pomodoro Riccio.
Abbiamo scoperto il pomodoro Riccio di Parma in un supermercato Coop di Bologna: a catturare la nostra attenzione è stato il packaging con cui il prodotto è esposto sui banchi, a dir poco inusuale per un ortaggio. Si tratta infatti di una busta salva freschezza di carta, rivestita all’interno con pellicola alimentare traspirante, dotata di pratica linguetta apri e chiudi per conservare al meglio il prodotto.
Abbiamo contattato l’azienda, per avere informazioni più dettagliate su questo progetto esclusivo legato al pomodoro e alla biodiversità agricola. Biodiversità celebrata ogni anno in tre eventi estivi: la Festa del pomodoro Riccio di Parma a Traversetolo (PR), in programma domenica 13 agosto, e i Rural Festival di Rivalta di Lesignano de’ Bagni, nel parmense, il 2 e 3 settembre, e di Gaiole in Chianti (Siena) il 16 e 17 settembre.
Nel frattempo Coop Alleanza 3.0 ci ha comunicato che non siamo stati i soli ad essere stati attratti dal pomodoro dal packaging esclusivo: le vendite del Riccio di Parma stanno andando molto bene, mediamente Coop sta vendendo 300 kg di prodotto al giorno.
Il Riccio di Parma è una varietà autoctona?
Si, si tratta di una varietà di biodiversità agricola coltivata nelle nostre terre fino agli anni Cinquanta-Sessanta, poi abbandonata per tipologie di pomodoro più redditizie. Recuperata negli ultimi anni grazie al contributo degli agricoltori locali, custodi della biodiversità agricola nel territorio di Parma, oggi riporta sulle tavole il vero gusto del pomodoro, ‘l’oro rosso’ della Pianura Padana.
Che caratteristiche ha?
Si tratta di una varietà dalla forma tondeggiante, appena appiattita ai poli e con scanalature, dalla buccia rosso scarlatto, molto sottile. Viene coltivata esclusivamente in poderi caratterizzati dalle terre rosse, molto drenanti, che permettono al pomodoro Riccio di sviluppare un gusto molto dolce e delicato.
Il consumatore dove lo può trovare?
Il pomodoro Riccio di Parma è distribuito in circa 100 punti vendita Coop Alleanza 3.0 e in altri negozi specializzati.
Avete altri prodotti ortofrutticoli freschi, oltre al pomodoro?
L’azienda produce anche frutta antica da mostarda (come anguria e zucca bianca) e la zucca di varietà ‘violina’, di forma allungata, così chiamata perché ricorda l’omonimo strumento musicale. Oltre al pomodoro fresco abbiamo anche la passata di pomodoro, prodotti a base di frutta e cereali, erbe selvatiche spontanee di alta montagna, legumi, e mostarde appunto. Il tutto puntando sempre e continuamente sulla biodiversità agricola.
Ci sono aziende agricole associate che producono insieme a voi?
Sì, abbiamo cinque aziende agricole associate che insieme a noi coltivano il pomodoro Riccio di Parma.
Fate anche parte del network Rural, di cosa si tratta esattamente?
È un movimento indipendente di circa 40 piccole aziende che puntano esclusivamente sulla biodiversità agricola e che hanno come sbocco commerciale prevalente i due festival rurali di Rivalta di Lesignano de’ Bagni e Gaiole in Chianti, in programma ogni anno a settembre.
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