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                      Uk, Marks & Spencer toglie la data di scadenza da frutta e verdura

                      Rimuovere le date di scadenza da frutta e verdura può far risparmiare l’equivalente di 7 milioni di cestini di cibo che ogni anno diventano spazzatura. Lo dicono i dati di WRAP, organizzazione britannica che combatte il food waste, al fianco di Marks&Spencer nella nuova iniziativa adottata dalla catena per incentivare i clienti a ridurre lo spreco domestico. Da questa settimana in tutti gli store dell’insegna in Uk viene rimossa la data di scadenza dall’etichettatura di oltre 300 prodotti ortofrutticoli. Ecco i dettagli

                      Dalla Redazione

                      Marks & Spencer frutta

                      Via la data di scadenza da frutta e verdura, come misura per ridurre gli sprechi alimentari. La decisione viene da un top retailer del Regno Unito, la catena Marks & Spencer, che sta rimuovendo le date di scadenza dall’etichettatura di oltre 300 prodotti ortofrutticoli, che rappresentano l’85% dell’offerta di prodotti di M&S, incluse referenze più comunemente sprecate come mele, patate e broccoli. Le date, spiega la catena in una nota, saranno sostituite con un nuovo codice che gli addetti dei negozi M&S utilizzeranno per garantire il mantenimento della freschezza e della qualità.

                      Questa misura, che viene implementata in tutti gli store di Marks&Spencer in Uk a partire da questa settimana, è stata messa in piedi per incoraggiare i clienti a non buttare nella spazzatura cibo ancora commestibile basandosi semplicemente su un’etichetta. Secondo i dati raccolti da WRAP, organizzazione britannica che combatte lo spreco alimentare, ogni anno infatti circa 6,6 milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via dalle famiglie del Regno Unito.

                      Nell’ambito della sua strategia di sostenibilità, Marks & Spencer punta a dimezzare gli sprechi entro il 2030 rispetto al 2018 e a ridistribuire il 100% delle eccedenze alimentari commestibili entro il 2025. Il raggiungimento di tali obiettivi lo metterebbe in linea con l’obiettivo delle Nazioni Unite di dimezzare rifiuti alimentari entro il 2030 rispetto al 2007.

                      “Siamo determinati a combattere lo spreco alimentare: i nostri team e fornitori lavorano duramente per fornire prodotti freschi, buoni e responsabili a un ottimo rapporto qualità-prezzo e dobbiamo fare tutto il possibile per assicurarci che nessuno di questi venga buttato via – dichiara Andrew Clappen, direttore della tecnologia alimentare di Marks&Spencer -. Per farlo, dobbiamo essere innovativi e ambiziosi: eliminare le date di scadenza ove possibile farlo, provare nuovi modi per vendere i nostri prodotti e stimolare i nostri clienti a diventare creativi con gli avanzi e ad abbracciare il cambiamento”.

                      La catena britannica, infatti, negli ultimi anni ha messo in campo altre azioni per ridurre il food waste, come il lancio, nel 2021, del programma di sacchetti di banane da 25 centesimi, che prevede che i clienti possano acquistare tre banane alla volta, anziché un casco più voluminoso, per ridurre gli sprechi di un altro prodotto che spesso finisce nella spazzatura. O la creazione di pane all’aglio congelato da prodotti da forno invenduti; o ancora la Sparking Change National Challenge, iniziativa per aiutare i clienti a ridurre lo spreco di cibo con le ricette “Ama gli avanzi” e con i consigli degli esperti sulla cottura in batch e sulla conservazione degli alimenti per farli durare più a lungo.

                      “L’altro lato della sfida è assicurarsi che qualsiasi cosa commestibile che non vendiamo raggiunga coloro che ne hanno più bisogno – continua Clappen -. Collaborando con Neighborly dal 2015, abbiamo assicurato che oltre 44 milioni di pasti vengano ridistribuiti alle comunità locali. La nostra promessa mentre miriamo al nostro obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare è quella di continuare a cercare soluzioni mentre manteniamo gli standard e il valore che i nostri clienti si aspettano”.

                      “Siamo entusiasti di vedere questa mossa di M&S, che ridurrà gli sprechi alimentari e aiuterà ad affrontare la crisi climatica – gli fa eco Catherine David, director of collaboration and change di WRAP -. Rimuovere le date di scadenza su frutta e verdura fresca può far risparmiare l’equivalente di 7 milioni di cesti di cibo che vengono gettati nelle nostre case. Esortiamo più supermercati a combattere lo spreco alimentare eliminando le etichette di scadenza dai prodotti freschi, consentendo alle persone di usare il proprio giudizio”.

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